Nel libro del male di Breivik c’è una “cultura” da non sottovalutare

di Assuntina Morresi Fosse stata la trama di un film, avremmo detto che era di basso livello: ma quando mai una persona sola riesce a fare un attentato in una grande capitale e poi quella strage infinita nell’isoletta vicina? E invece pare proprio sia andata così in Norvegia.


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