MILANO – L’imprenditore Fabrizio Favata, imputato nella vicenda dell’intercettazione in cui Piero Fassino diceva a Giovanni Consorte «abbiamo una banca», pubblicata poi su Il Giornale ai tempi dell’inchiesta sulla tentata scalata di Unipol a Bnl, è stato condannato a due anni e quattro mesi dal gup di Milano Stefania Donadeo.