Protesto contro le tasse negli Usa. Quelle inflitte ai viaggiatori come me

di Marco Respinti Fatti i bagagli per raggiungere Washington, messi in tasca biglietti e documenti, pagata obtorto collo la marca da bollo sul passaporto, ho scoperto all’ultimo momento che per entrare nel “Paese dei liberi” occorre mettere un’altra volta mano al portafogli per una ennesima gabella.

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